Acquapendente
I boschi incantati non esistono solo nelle fiabe. Anche nella realtа la natura offre il suo straordinario spettacolo con luoghi fatati dove il tempo sembra essersi fermato e la vegetazione ha preso il sopravvento. Uno di questi è il Bosco Monumentale del Sasseto.
Questo gioiello di diversità forestale, unico in tutta la Regione Lazio, si trova a Torre Alfina, frazione di Acquapendente (provincia di Viterbo), all'interno della Riserva naturale Monte Rufeno.
Esteso per una superficie di circa 61 ettari, ai piedi del castello di Torre Alfina, deve il suo nome ad un singolare substrato geologico composto da un vasto ed eterogeneo accumulo di blocchi di roccia lavica (neri, grigi chiari, rossastri) formatosi in seguito a numerose esplosioni del vulcano Volsino oltre 300.000 anni fa. Intorno a questi grandi massi affondano le radici alberi secolari come faggio, olmo montano, rovere, cerro, frassino, carpino bianco, carpino nero, agrifoglio, castagno e leccio che contribuiscono a rendere questo bosco unico nel suo genere. Piante che per dimensione, 25 metri di altezza per circa 1 metro di diametro, sono considerate singoli monumenti.
Il microclima fresco-umido ed il terreno pietroso intervallato da ampie zone di humus, hanno favorito, col tempo, la crescita di un’insolita varietà di specie arboree, costituendo un habitat di assoluto pregio e interesse naturalistico. La flora, già particolarmente eterogenea, è arricchita da spettacolari fioriture primaverili: bucaneve, anemoni, cardamomi, oltre all'abbondanza di muschi, licheni e numerose specie di felci che ricoprono le rocce e i vecchi alberi caduti.
Non solo la flora: il Bosco Monumentale del Sasseto offre anche un quadro faunistico di notevole valore. Oltre a 35 specie di uccelli nidificanti (sparviero, picchio, falco pecchiaiolo, tortora, ghiandaia ecc.), sono presenti mammiferi (capriolo, ghiro istrice ecc.), rettili (colubro liscio d’Esculapio) e anfibi (salamandrina dagli occhiali).
Addentrandosi all'interno di questo piccolo paradiso terrestre, si può notare come la natura lasci spazio anche alla storia. Si erge, infatti, in tutta la sua maestosità, un mausoleo gotico dove riposano le spoglie del Marchese Edoardo Cahen proprietario del castello di Torre Alfina alla fine del 1800. Egli rese agibile questo bosco con la creazione di sentieri che, districandosi tra le rocce, lo attraversano in lungo e in largo.
L’escursione, facile e gradevole, si и protratta fino a raggiungere il greto del Fiume Paglia, confine naturale tra Lazio e Umbria, nei pressi del ponte diruto, dove è ubicata una attrezzata area di pic-nic.
Sulla strada del ritorno siamo stati ospitati, con dovizia di beveraggi e dolciumi, nel “Mario’s Castle”, a Montefiascone, bellissima dimora nobiliare, inserita nelle mura cittadine e in una torretta, del nostro lupacchiotto Mario, a cui va un sentito ringraziamento per la piacevole accoglienza riservataci!