Dall’abitato di Rovere (1379 m.) si prende lo stesso sentiero (n. 14) che, seguendo il crinale ovest, porta fino alla vetta del Monte Sirente. Dopo una costante ma poco faticosa salita, giunti ad un ampia radura, lasciando il percorso che porta alla vetta, e seguendo invece i segnali che, deviando sulla sinistra, si può raggiungere il Colle di Mandra Murata, il nuovo Rifugio e il Rif. La Vecchia.

Proseguendo invece lungo il sent. 14, e seguendo costantemente il filo di cresta, si giunge, infine, allo Sperone Tiburtini (m 2128), con stupenda vista sul Gran Sasso e la Maiella, oltre che i Prati del Sirente e il gruppo del Velino.

In effetti la maggior parte del gruppo, forse per fame, si è fermata sulla prima cimetta over 2000 (m 2002), dove successivamente si sono riuniti tutti, per il pranzo. Alla fine una piccola parte dei partecipanti (Achille, Emilio, Renato D.C. e Roberto) ha deciso di portare a termine, coma da programma, l’escursione. Quindi proseguendo per crinale i quattro hanno raggiunto la vetta dello Sperone dei Tiburtini (m 2128), e, addirittura, Achille e Emilio, spinti probabilmente dal carburante immagazzinato, si sono spinti fino a quota m 2222, anticima di Punta Macerola.

Il ritorno si è effettuato per la stessa via di salita, almeno per alcuni, seguendo il percorso n. 14. Da fare presente, che tale percorso è completamente segnato ed evita alcune tentazioni di portarsi nei fondo valle, che poi costringono a faticose risalite.

Avvistati due grifoni e la famigliola di quattro camosci, nell’area di ripopolamento di Rovere.

Giornata molto limpida, con leggerissimo vento di tramontana e temperatura gradevole.

Video di Giorgio R.