Nel cuore della Tuscia viterbese si snoda una facile passeggiata tra boschi, olivi e noccioleti che, attraversando borghi antichi, passa anche per Sant’Angelo, "il Paese delle Fiabe". Il paese è oramai divenuto famoso grazie ai suoi murales dedicati alle favole e ai personaggi celebri della letteratura che, poco alla volta, stanno coprendo le facciate delle case antiche e moderne del centro. Si tratta di una camminata facile e tranquilla, adatta ai bambini che sicuramente apprezzeranno le grandi immagini di Alice, di Don Chisciotte, della Bella Addormentata e del Piccolo Principe. L'escursione, prima di Sant’Angelo, tocca il paese di Celleno Vecchia, abbandonato negli anni '50 del secolo scorso, e la piccola Roccalvecce, stretta attorno alla mole imponente del Castello Costaguti.
Accesso • Per raggiungere Celleno, da Viterbo si segue verso nord la SP 5 Teverina per circa 16 chilometri fino a lasciarla sulla destra in corrispondenza di un bivio (distributore di benzina e segnale marrone che indica "Celleno borgo fantasma"). Dopo poco, in corrispondenza del bar dello Sport (398 m), si può lasciare l'auto e proseguire a piedi.
Itinerario • Si segue la strada principale camminando lungo il marciapiede della strada asfaltata fino a raggiungere le case del borgo abbandonato di Celleno Vecchia (360 m, 0.30 ore). Passeggiando tra case dirute, anguste viuzze, archi e torri l'attenzione è attratta dall'imponente Castello Orsini e da altri palazzi che hanno resistito inaspettatamente all'abbandono e al degrado del tempo, offrendo scorci suggestivi. Usciti dal centro, si svolta a sinistra e si seguono le mura (tenendole sulla sinistra) fino al primo bivio, dove si imbocca la strada secondaria sulla sinistra che continua a seguire le mura. Al bivio (segnavia 166) su un tornante verso sinistra si sceglie la stradina di destra tra i campi e la si segue fino al suo termine. Si continua lasciando sulla destra una casa bianca e poi su una strada sterrata e in parte asfaltata fino a raggiungere di nuovo l'asfalto su un tornante che si segue a sinistra, non lontano dalle case di Roccalvecce.
Si raggiunge un bivio, si sale verso destra e si raggiunge uno slargo selciato, si sale verso sinistra e poi si giunge alla piazza dove si trovano la chiesa e l'accesso al Castello Costaguti (247 m, 0.30 ore). La struttura, di origini trecentesche, è imponente e domina il piccolo borgo. Si ritorna al trivio e qui, scendendo, si segue una stradina sulla destra con indicazione verso Sant'Angelo. La stradina supera il fondo di una valletta e poi prosegue fino a raggiungere la parte bassa del paese di Sant'Angelo, dove si può passeggiare per ammirare i murales, il cui numero è in continuo aumento.
Da qui si torna a Celleno lungo la via dell'andata (2 ore).
Giornata primaverile con temperature miti e assenza di vento.
Da sottolineare l’estrema cura del territorio e dei paesi visitati, veri gioielli, purtroppo poco conosciuti e la gentilezza dei loro abitanti. I Lupacchiotti ringraziano inoltre per la competenza e la disponibilità il responsabile di Celleno Vecchia che ha illustrato il piccolo ma fornitissimo museo del suono e quello diffuso degli strumenti domestici e agricoli
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Celleno
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