Manziana
Il Bosco di Macchia Grande, situato geograficamente a sud-ovest di Manziana, ha un’elevazione media sul livello del mare di circa 350 metri ed è raggiungibile percorrendo la strada statale SS493 Braccianense Claudia, a circa 2 km dal centro abitato.
L’ambiente è quanto rimane della antica Silva Mantiana, un tempo vastamente estesa nel territorio circostante fino a comprendere i monti Sabatini e Cimini.
Le alberature hanno dimensioni molto sviluppate perché i non distanti monti della Tolfa proteggono tutta la zona dai venti secchi provenienti dal mar Tirreno. La specie dominante del bosco è il cerro, presente con alcuni enormi esemplari secolari, seguito dalla farnia. Sono inoltre riconoscibili imponenti aceri selvatici, nespoli e carpini, ma anche estese zone di castagni e betulle. Percorrendo i sentieri che si dipartono dalla strada principale, via di Macchia Grande, è possibile arrivare comodamente negli estesi prati Canepine, Camillo e Bologno. Il bosco offre diversi spunti di interesse anche per gli appassionati di storia. Infatti, Via di Macchia Grande è ciò che rimane di una vecchia strada romana (via Clodia) che conduceva un tempo al Ponte del Diavolo, il maggiore reperto di epoca romana della zona insieme ad una tomba etrusca (visibile presso la località chiamata Fontanelle). Resti delle tipiche lastre di basalto vulcanico affiorano ancora oggi in un tratto della via situato presso la località Bottaccio.
Questo il percorso teorico, ma in realtà le indicazioni del GPS di Giorgio hanno guidato il gruppo verso l’ingresso posteriore del Parco anziché al principale per cui è stato fatto il percorso inverso, che però ha permesso, tra varie difficoltà, di trovare il passaggio per il Ponte del Diavolo. Nel pomeriggio il tentativo di raggiungere la Caldara è fallito anche per mancanza di tempo e quindi l’escursione, come si può vedere dalla traccia GPS a lato, si è realizzata solo in parte.
Video di Giorgio