Barrea
Si parcheggia nei pressi di una piccola costruzione in cemento adibita alla presa dall'acquedotto (Fonte Sambuco, 1141 m), si continua a piedi per una sterrata da cui guardando verso destra si ammira una splendida vista su Barrea e sul suo lago. Dopo circa 1 km si raggiunge la Sorgente delle Donne, sulla sinistra della quale parte il sentiero K4 che, proseguendo in direzione Nord, entra nel suggestivo Vallone dell'Inferno. Il percorso, in costante salita, si immerge via via in un bosco sempre più fitto e ombroso. Il Vallone dell'Inferno è stretto a Est dalle pendici occidentali del Monte Serrone e a Ovest dal Monte Iannazzone (1738 m).
Gli ultimi tratti di salita sono sicuramente i più impegnativi e con alcuni zig-zag si raggiunge la Madonna delle Grazie dove il 2 settembre del 1940 fu posta incastonata su di una roccia un'effige della Madonna chiamata del Buon Passo, a protezione dei viandanti. In breve si raggiunge il punto più alto del percorso (1656 m) per poi ridiscendere nella meravigliosa conca in cui è incastonato lo splendido Lago Vivo a 1591 m. Qui si presenta un maestoso spettacolo: partendo da ovest verso est, M. Iamiccio (2074 m), M. Petroso (2249 m), M. Altare (2147 m) e M.Tartaro (2191 m) cima intermedia sul lungo crinale che collega il Monte Petroso con la Metuccia e la Meta (2242 m). Al margine orientale dell'Altopiano vi è la Fonte degli Uccelli che garantisce acqua in tutti i periodi dell'anno e dove abbiamo sostato per il pranzo. Il lago, purtroppo, era al minimo della portata, ma comunque, rigoglioso di erbe palustri e fiori.
Per il ritorno abbiamo seguito l’itinerario di andata.
Meteo ottimo con temperature piuttosto alte ma mitigate da un leggero vento, specie in alto.
Video di Roby
Video di Giorgio R.