Monteflavio
Bell’ itinerario che passa nella zona piщ segreta e meno frequentata dei Lucretili, transitando per il Casale Capo di Porco, luogo solitario e di incantato fascino. La cima di Monte Guardia, anche se non supera i 1200 m, è assai suggestiva per una bella croce di vetta e splendidi agrifogli di contorno.
Oltrepassata la sbarra e il fosso a quota 800 m si trova a destra una carrareccia che puт essere il percorso di ritorno, mentre, invece, si piega a sinistra in salita lungo uno stradello, almeno all’inizio, meno pronunciato. Si è sul lato sinistro orografico del Fosso di Cerreto e, dopo circa 15 minuti, vi è un bivio su un sentierino a sinistra da ignorare. Si prosegue lungo la carrareccia che fa dei tornanti e abbandona il Fosso di Cerreto, mentre si schiude il panorama sul Pellecchia. Dopo altri 30 minuti vi è un ulteriore bivio dove a sinistra in salita vi è uno stradello da non prendere, mentre si prosegue a destra in piano verso Casale Capo di Porco. Segue un tratto pianeggiante a mezza costa e tale stradello ha termine dopo 15 minuti.
Piegare nettamente a sinistra in un valloncello in direzione ESE, facendo attenzione, dopo pochi metri, di voltare decisamente a destra lungo il fianco di un colle. In questo tratto i segni rossi aiutano molto.
Si passa in pochi minuti su una dorsale (1100 m) dove vi è un grosso segno rosso su un albero e bolli rossi che invitano a scendere in direzione SE perdendo circa 50 m di quota. Si risale pochi metri su una bella selletta che immette in alcune vallette fino ad incrociare una strada bianca che è quella che alla sbarra, all’inizio del percorso, avevamo lasciato sulla destra. Poche decine di metri a sinistra e si è allo splendido Casale Capo di Porco (1050 m, 0,30 h) dove cavalli bradi accrescono il fascino del luogo.
Si torna di poche decine di metri indietro lungo la camionabile, piegando poi nettamente a sinistra, direzione S, fino a raggiungere in 10/15 minuti una bella radura. Prendere il ramo di sinistra che passa a ovest di Colle Zinno in un tratto boscoso guidati comunque ora dai segnavia che portano a superare, seppure di poco, Monte Guardia che abbiamo sulla nostra destra. Si raggiunge una radura lungo una dorsale, dove, intuitivamente si sale a Monte Guardia (0,20 h). Una solida e alta croce di vetta (1185 m) è posta su questa cima molto suggestiva. Il ritorno da Monte Guardia si è effettuato seguendo la carrareccia, che, seppure più lunga, segue il versante ovest del complesso montuoso, fino a ricongiungersi ad anello con il percorso dell’andata, presso l’antica pesa nel fosso di Cerreto.
Condizioni meteo poco favorevoli nel corso della mattinata, con nuvolosità piuttosto intensa, fino a coprire completamente la cima di monte Guardia, verso l’ora di pranzo. Poi gradatamente la situazione meteo è migliorata.