Itri (LT)
Da Formia si raggiunge la frazione di Maranola e si seguono le indicazioni per Monte Redentore.
Dopo circa 7 km da Maranola, ci sono tre strade, la nostra è quella di centro. Si giunge dopo circa 2 km al Rifugio Acquaviva. Le auto si possono lasciare al parcheggio poco prima del rifugio.
L’inizio dell’escursione è sulla destra del rifugio Acquaviva (800 m circa). Si inizia l’escursione dal sentiero con segnavia CAI 956 e si entra immediatamente nel bosco di lecci. La fisionomia della foresta va lentamente cambiando man mano che si sale di quota. In uno di questi slarghi si trova una rigogliosa vegetazione di salvia, oltre che di timo e di altre erbe officinali.
Mentre ci si approssima alla sella del Monte Mesole, a quota 1056 che il sentiero lascia lievemente sulla destra. Il cammino si svolge poi su un falso piano ai margini della faggeta, in zona di foresta rada, tra antichi manufatti di pastori e balze di conformazione carsica. La zona è chiamata Fosso di Fabio. In breve, in corrispondenza dell’incrocio con il sentiero 956b, c’è un grande antro, detto proprio Fosso di Fabio, dal nome della persona che si dice vi abbia vissuto per un periodo. Non si tratta di un inghiottitoio vero e proprio, ma di una grotta scoscesa. Il cammino prosegue ora svoltando verso sinistra, e iniziando nuovamente a salire attraverso la faggeta; ci si lascia sulla sinistra i monti Ferrazzano e Viola e, salendo nel bosco sempre più fitto, si raggiunge la cresta che conduce alla sommità della montagna, incrociando anche il sentiero 920, proveniente da destra.
Da questo punto, svoltando nuovamente verso sinistra, si prosegue con pendenza più pronunciata e con bella veduta sulla Piana di Fondi e sul Circeo; man mano che ci si approssima alla vetta del Monte Ruazzo (m 1314), il panorama si allarga sul Golfo di Gaeta sottostante e sul massiccio del Redentore e del Petrella. La veduta sulla Valle di Sciro, il tavolato carsico sottostante al Ruazzo, sul versante meridionale del Monte, è una delle vedute più belle degli Aurunci.
Ritorno per lo stesso itinerario dell’andata.
Giornata splendida per il meteo. Il gruppo a causa dell’ora tarda, ha sostato e pranzato alle pendici sommatali di Monte Ruazzo, mentre due intrepidi, Emilio e Renato d.C. hanno raggiunto con passo celere, la vetta, riportando la documentazione fotografica dell’impresa.
Video di Roby
Video di Giorgio