Castel del Monte
Cancellata per un vento fortissimo da NE e una temperatura gelida, l’escursione al Monte della Scindarella, si è posta la scelta di un’alternativa, possibilmente in zona, piщ realizzabile. Dopo rapida consultazione (anche per il freddo!), si è deciso di scendere verso Fonte Vetica e percorrere il bellissimo Canyon della Valianera o dello Scoppaturo.
Giа all’altezza del laghetto Pietranzoni, il tempo era decisamente migliore, il vento era quasi calmato e la temperatura gradevole: dopo le rituali foto di gruppo, abbiamo proseguito per il Canyon.
Il punto di partenza dell’escursione ben visibile è a ridosso della ss 17bis, che attraversa la piana e prosegue verso Fonte Vetica.
Il canyon è transitabile sia d’inverno (ciaspole) che d’estate ed ha fatto da sfondo per alcuni film e spot girati nella piana, tra i quali Lo Chiamavano Trinità con Bud Spencer e Terence Hill, il Deserto dei Tartari (tratto dal libro di Buzzati) con Vittorio Gassman e Così è la Vita di Aldo, Giovanni e Giacomo. L’escursione dura circa un’ora e mezza per un totale di circa 4 km, ed il paesaggio è completamente avulso dal resto dell’altipiano venendo catapultati in un’altra dimensione geografica e morfologica dato che il canyon si sviluppa lungo il letto di un fiume che scorreva all’interno della piana. La stagione ci ha consentito di ammirare numerosissime fioriture, il volo di alcune coppie di gheppi e gracchi, e, dulcis in fundo, un bellissimo esemplare di Camoscio appenninico, nei pressi della Fonte Cupa. Qui abbiamo fatto sosta per il pranzo (anche se, proseguendo per un paio di chilometri, avremmo potuto gustare i famosi “arrosticini” di Fonte Vetica).
Nota: Sul fondo del canyon, in mezzo alla ghiaia, si ritrovano frequentemente spezzoni di lignite e rocce bituminose, che provengono dalle pendici del monte Camicia, dove infatti, ci sono i ruderi di una miniera di bitume e lignite, mai entrata in funzione, a causa della II guerra mondiale.