Sante Marie
L’itinerario si svolge sul territorio di un sottogruppo dei Monti Carseolani, quello del Monte Faito. Questo gruppo, situato al limite nord-est della catena e caratterizzato anch’esso da geologia calcarea, si erge sulla sponda del fiume Salto (che in questo tratto prende il nome di Imele). Il profilo della catena comincia con la cima del Monte Val di Varri a 1374 m, prosegue con il Monte della Nebbia (1327 m) e si eleva nella vetta maggiore del Monte Faito (1455 m), per poi ridiscendere al colle su cui sorge il diruto castello di San Donato e terminare con i monti Castiglione, Tagliata e San Nicola.
Si parte dal paesino di Santo Stefano (Com. di Sante Marie) per la sterrata in direzione NO, che lasciamo per salire tra bosco e prato montano, quasi in modo diretto, verso la larga cresta, che ci condurrà a dx, con lievi saliscendi, al Monte Faito, contrassegnato da cumulo di pietre sovrastato da una croce in legno (paletti).
Per il ritorno si prosegue ancora sulla cresta in discesa fino ad intercettare un sentiero che taglia in traverso verso il paesino di Scansano, dove una fonte dà modo di rinfrescarci e di riempire le nostre borracce. A passo veloce si percorre la strada asfaltata, ma priva di traffico, che riporterà a Santo Stefano e che fa parte del “Sentiero di Corradino” e del “Cammino dei Briganti”.
Percorso quasi completamente privo di segnaletica, soprattutto nel tratto in salita fino alla vetta, ma molto intuitivo e panoramico, con una particolare prospettiva del gruppo del Velino Sirente, della Maiella in lontananza, della piana del Fucino, dei Piani Palentini, dei Monti Ernici e Carseolani.
Condizioni meteo da primavera avanzata, con temperature gradevoli, assenza di vento e di nubi.
Video di Roberto
Video di Giorgio